
Quelli che mi spiegano le cose
Quelli che mi spiegano le cose e mi dicono cosa devo fare. Sono ovunque, escono dalle fottute pareti. Letteralmente.
Arroganza, supponenza, paternalismo. Una mezcla micidiale.
Note di viaggio, riflessioni, foto. Appunti, impressioni. Per mantenere la rotta, stendere il filo della navigazione. Quando qualcosa deve essere messo nero su bianco, sul diario della capitana. La scrittura nella sua forma libera, gesto primario. Meccanismo involontario della mente, movimento interiore. Quando c’è troppa confusione, o in attimi di estrema e passeggera lucidità. Perché non ricordo un momento della mia vita, anche quando pensavo che alle mie parole si fossero seccate le radici, non ricordo un momento in cui non ho avuto questo istinto, questo movimento. Per non perdermi.
Quelli che mi spiegano le cose e mi dicono cosa devo fare. Sono ovunque, escono dalle fottute pareti. Letteralmente.
Arroganza, supponenza, paternalismo. Una mezcla micidiale.
Diṡàgio s. m. [comp. di dis–1 e agio]. – 1. a. Mancanza di agi, di comodità e sim.; condizione o situazione incomoda: soffrire, patire, sopportare disagi di ogni specie; affrontare i d. di una lunga navigazione; stava a
Distorsióne s. f. [dal lat. tardo distorsio –onis, class. distortio –onis, der. di distorquēre «storcere», part. pass. distortus]. – 1. In genere, spostamento o deformazione che provoca un’alterazione della forma o dell’atteggiamento naturale: la d. dell’immagine
Dissèsto s. m. [der. di dissestare]. – 1. Condizione di squilibrio, d’instabilità: d. di un meccanismo; d. statico, nella tecnica delle costruzioni, l’insieme degli effetti (lesioni nelle pareti, rigonfiamento degli intonaci, movimento delle
Ricominciare a scrivere, ricominciare a scrivere sul serio. Surreale, non pensavo che sarebbe accaduto, scrivere di nuovo, come prima ma in modo completamente diverso. Non
Fallimento. Indaga la parola con la punta della lingua, ne valuta il sapore. È sorpresa, non è amara come aveva sempre pensato. La parola fallimento
Un racconto su suggestione, per Allegra. Stasera ha addosso un paio di pantaloncini slabbrati e una canottiera costellata di macchie di unto. Sugo, forse. Ma
Frammento #1 #2 #3 #4 Masticata. In una giostra logora. Vertigini e conati. Margherita sputata. Esausta. Margherita allo specchio. Margherita senza voce. Contratta, trema. Senza
Frammento #1, frammento #2, frammento #3 Riempie d’aria i polmoni, la gabbia toracica s’allarga. Margherita si immerge. Ha indossato abiti comodi e sta. Seduta tra
Io non la so usare la scrittura per sfogarmi. Io so usare la scrittura per costruire storie dove mi sfogo. È diverso. Ho imparato a
qui il frammento #1 e il frammento #2 ‘pensati libera’ Così c’è scritto sul muro ocra, una scritta grande fatta con la vernice nera e
Ma r gh e ri ta Scompone il suo nome tra le labbra. Mar ghe ri taMar gheri taMa r gh eri ta Fa rimbalzare
Prima di Rita, Ghita, Altra e Marghe. Intorno, e dopo. Margherita, in frammenti. Per poter lavorare devo far uscire dalla scatola quello che è stato
Sono fatta di piccole cose. E questo, a volte, non aiuta. Mi piace bere grandi tazze di caffè mentre guardo fuori, magari con la fronte
Immobile nel tempo. Nello scorrere implacabile. Snocciola i minuti che passano. Spalanca la finestra. I minuti scivolano per strada, sbattono contro gli alberi, rotolano sull’asfalto.
Come Rita, come Ghita, come Altra. Vuoi passarti il palmo della mano sulla nuca sudata. Sollevare i riccioli rossi sudati, appiccicati sul collo sudato. E
Questo testo è lo specchio di Ghita. Come Ghita e Rita fa parte del famoso testo a cui sto lavorando. — So, in un secondo,
Anche Ghita, come Rita, fa parte del testo a cui sto lavorando da un po’. Intanto. Ghita – un racconto Ghita si guarda. Il volto
Fallimento. Indaga la parola con la punta della lingua, ne valuta il sapore. È sorpresa, non è amara come aveva sempre pensato. La parola fallimento
Si vede. Si guarda. Vede come fa scivolare via i giorni rifiutandosi di dargli un senso, una prospettiva. Li lascia andare senza una traiettoria. Li