Sono nata a Firenze la notte di san Lorenzo del 1978.
Nel 1997 ho pubblicato la raccolta “Racconti come fossero morsi” all’interno della collana “Quaderni senza fondi”, bimestrale di Arci Toscana Edizioni.
Nel 2002 ho sceneggiato, insieme al regista Jacopo Addini e allo scrittore Paolo Grassi, il cortometraggio “Mi mangio il tuo amore”. Oltre alla sceneggiatura ho partecipato a questo progetto anche come attrice.
Ho partecipato al concorso “Premio Letterario IdeaDonna”. Hanno selezionato e pubblicato il racconto “Percorsi”.
Ho realizzato come autrice e operatrice il documentario “CampoBase”, progetto dell’associazione A.R.C.I. sulla detenzione e il dopo del detenuto.
Ho conosciuto Wilma Labate e da questo incontro è nato il mediometraggio “maledettaMia”. In questo lavoro ci ho messo, letteralmente, la faccia e una parte dei testi.
Nel 2003 abbiamo partecipato, fuori concorso, al Festival del Cinema di Venezia. Venezia è umida, i traghetti costano troppo ma lo spritz è stata davvero una scoperta entusiasmante.
Nel 2005 inizio a tenere laboratori e corsi di scrittura creativa.
Nel 2007 sul numero 13 della rivista Toilet viene pubblicato il racconto “Treno metropolitana tram“.
Il 19 settembre dello stesso anno, intorno alle 11.00 di mattina, il postino mi ha consegnato la prima copia del mio libro, VA:LE.
Nel 2009 il racconto “Oggetto metallico” prima viene pubblicato nella raccolta “Il corto letterario 2009“, edita da Il Cavedio e poi su “Tempostretto. Quotidiano online di Messima e provincia“.
Il 18 dicembre 2011 è uscito il mio secondo libro, la raccolta di racconti illustrati “Il tarlo ippopotamo e altri racconti a miccia corta“.
Ho attraversato parte del 2011 e tutto il 2012 lavorando ad un testo per il teatro, “Ni una más“, partendo da “Non c’è”, uno dei racconti presenti nella raccolta del Tarlo Ippopotamo, che parla di violenza sulle donne. Anche lo spettacolo si chiama “Ni una más“. Lo ha portato in scena la compagnia inoutput di Nerina Cocchi e Andrea Messana.
“Ni una más” ha debuttato al Teatro Instabile Miela di Trieste il 16 aprile 2013.
Nel 2015 Margherita Galiano mi chiede di scrivere qualcosa su le stanze che custodiscono i ricordi e allora nasce Due stanze per l’antologia Madeleine.
Dal 2016 al 2019 sono stata proprietaria e cuoca del Café Osteria – L’arte della gioia. Un’esperienza incredibile. Che non ripeterò mai più.
Da qualche anno lavoro come copywriter e web editor, a volte mi diverto a volte non capisco quand’è che ho sbagliato e invece di girare a sinistra ho imboccato quel vialetto sulla destra.
Comunque vada, qualunque cosa accada, ho un libro in borsa. E sul comodino. E sulla scrivania. E sul divano. E in bagno.