Denti di latte di Silvia Calderoni – (non) recensione
Denti di latte di Silvia Calderoni è, cito dalla pagina di Fandango Libri, un libro indefinibile, inedito, umanissimo.
Scrivo solo (non) recensioni di libri che mi hanno fatto slittare, in un modo o nell’altro, ogni volta diverso.
Vi racconto dei libri che ho letto attraverso quello che mi hanno lasciato addosso. Dentro, intorno.
Da lettrice restituisco sensazioni, immersioni, rotture, impressioni, catene di pensieri, immagini.
Vi restituisco i libri che non mi lasciano stare, che tornano e ritornano durante la lettura o dopo, quando ormai sono al loro posto sullo scaffale insieme agli altri.
Leggere è una questione privata e nello stesso tempo collettiva, come la scrittura del resto. Per questo credo debbano essere condivisi i pensieri che si fanno su ciò che si legge.
Ci sono libri che è necessario leggere, ci sono libri che raccontano storie che non devono essere dimenticate. Ci sono libri che danno un colore a qualcosa che era sempre rimasto in bianco e nero. Ci sono libri che diventano parte integrante di ciò che si è.
Ci sono libri belli, così belli che è impossibile tenerseli per sé.
Denti di latte di Silvia Calderoni è, cito dalla pagina di Fandango Libri, un libro indefinibile, inedito, umanissimo.
Un centinaio di pagine così dense che non si riesce bene a capire come Silvia Tebaldi sia riuscita a far stare così tanto in così poco spazio.
Pelleossa di Veronica Galletta è come un mosaico, piccole tessere colorate che solo quando hai messo giù l’ultima ti puoi allontanare e vedere, e capire, il disegno che si è formato durante la lettura.
Ultramarino di Mariette Navarro è narrazione in purezza. Narrazione intesa come l’atto del narrare, di rappresentare con la parola scritta, o altri strumenti, storie, situazioni reali o fantastiche.
L’invincibile estate di Liliana di Cristina Rivera Garza è un memoir, è una biografia e un’autobiografia. È un romanzo, ma è anche una storia vera. È ri-costruzione e de-costruzione.
Disarticolato. Ecco la prima parola che mi viene in mente se penso al romanzo Sangue e viscere al liceo di Kathy Acker.
Noi siamo campo di battaglia di Nicoletta Vallorani mi ha colpito molto più di quanto pensassi. Qualcosa, di questa storia, si è sedimentato e non smette di ticchettare.
Certi libri, li senti arrivare. Subito. Qualcosa, già dalle prime pagine. Qualcosa nella struttura, nel linguaggio. O forse nel suono. Qualcosa ti dice chiaramente che stai per leggere uno di quei libri.
Se chiudo gli occhi e cerco una costante quello che vedo sono le parole. Quelle che leggo, certo, e quelle che vedo. In un film, in un quadro. In una fotografia. In una città. E quelle che scrivo, che ho scritto, che ho pubblicato. Note che disegnano una mappa, la mia mappa. Stelle polari che indicano direzioni e traiettorie, sestanti che segnano soste impreviste e sorprendenti e ripartenze di una navigazione a vista in mare aperto.
C’è un parola, in spagnolo, che amo particolarmente. È il verbo compartir, condividere. Scambiare, raccontare.
Questo faccio, qua sopra. Condivido la mia mappa.
E tutto quello che ho imparato durante la navigazione.
Niente corsi di scrittura creativa teorici e frontali, ma laboratori di scrittura creativa e narrazione attivi e condivisi, come una falegnameria o una sartoria.
Perché a scrivere non si insegna ma si impara, se si impara, scrivendo. E leggendo.
Laboratori di scrittura creativa e narrazione, on-line e in presenza, per Associazioni culturali, Biblioteche, Librerie, Pro Loco, Scuole, Comunità, Istituti di Pena (anche Minorili).
Per approfondire clicca sulla donna che balla, per costi o informazioni più dettagliate scrivimi.
Con colpevole e imperdonabile ritardo ho visto Euphoria, serie Tv ideata e scritta da Sam Levinson.
È stata un’emozione fortissima vedere Cristina Rivera Garza, ascoltare le sue parole.
Quello che ancora non c’è
Avevi tante cose per la testa e per la testa avevi ancora un sogno da scoprire
E se è stato un sogno disperato, disperato è anche il bisogno di star bene
Maid – serie tv – Miniserie tv creata da Molly Smith Metzler con Margaret Qualley e Andie MacDowell.