Chissà se m’avete uccisa
Chissà se m’avete uccisa. Me lo domando, in quest’assenza prolungata di parole. In questa prolungata assenza di immaginazione. Ché forse a mancarmi di più è
Chissà se m’avete uccisa. Me lo domando, in quest’assenza prolungata di parole. In questa prolungata assenza di immaginazione. Ché forse a mancarmi di più è
Io nel 1988 avevo dieci anni. E ascoltavo questa. Le parole sono come semi, che sedimentano e germogliano. Last night I heard the screaming Loud
poche, pochissime parole ultimamente, ma tanta musica questa in particolare e in fondo, di parole, tante comunque molto belle alzo le mani Nel mezzo c’è
Ho paura. Mi vergogno a dirlo. Non lo dicessi, però, mi vergognerei di più. Ho paura perché ho speranza. Perché, assurdamente, sento di avere ancora
«Prima leggo, ma poi scrivo» le dissi. «Sul serio?» Giacinta smise di accarezzare Belli e dannati. «Sì, ricopio le pagine che mi piacciono su un
Yo no puedo abrir un libro sin desear ver tu cara de calma y de concentración, sin saber que no la veré más y, lo
vuoto solido compatto piombo nebbia umida melmosa rete inciampo cado non mi alzo inutili schegge flebili non riesco più posso solo ricordare stanze e strade e
Per scrivere dei quattro volumi de “L’amica geniale” di Elena Ferrante devo chiudere gli occhi, per afferrare tutto, e trattenere il fiato, per fermare le
Esserci. Essere nel mondo. Essere nella realtà là fuori, dove poco o niente combacia con quello che vorrei. Resistere alla tentazione di chiudere le comunicazioni.
“Ma purtroppo la verità, come la luce, la senti tua in modo speciale quando sei l’unico a vederla, né ti immagini che gli altri riescano
Mi tremano le mani. A voler essere precisa, mi trema la mano destra. Da quando non lo so, o forse sì. Mi trema la mano
Dettato è il primo titolo della collana romanzi della casa editrice Tunué, ed è anche, e soprattutto, il primo romanzo di Sergio Peter. Solitamente non
queste sono le mie due nuove parole preferite Amélie Nothomb La nostalgia felice Voland, collana amazzoni
[…] È colpa dei soprusi, della guerra per la vita, dell’ozio negato, della penuria, dell’insussistenza, dello squallore, dei rapporti di forza, delle classi, dei dipartiti
Può darsi che il numero di copie vendute, i premi letterari, le recensioni dei critici costituiscano dei criteri in base ai quali giudicare il risultato,