Laura Pugno non ti prende per mano, non ti chiede gentilmente di seguirla in una storia rassicurante. Non traccia linee morbide, né percorsi ben illuminati. Nessun appiglio. Nessuna zona franca dove riposare. Una scrittura dritta e glaciale. La scrittura di Laura Pugno è stupenda, bellissima, ruvida, disturbante, fuori dai canoni della letteratura come porto sicuro, della lettura come momento di decompressione, della narrazione come gratificazione.
Sirene
Laura Pugno
Marsilio
2017
p. 144
(prima edizione, Einaudi 2007)
Qui la recensione a “La ragazza selvaggia”