Ebbene sì. È tempo di piedi nudi e vestiti leggeri. È tempo di colazioni che si mischiano con il pranzo, e gesti lenti, e di caffè bevuti senza prescia. È tempo di libri appilati e pile di libri che si assottigliano alla velocità necessaria. È tempo di birre ghiacciate e mojitos. È tempo di lasciarsi trasportare dal tempo e smettere una buona volta di provare a trasportarlo. È tempo di lunghe sere d’estate. E di sudore che scivola lungo la schiena.
Ebbene sì. È tempo di pensieri che diventano parole scritte. È tempo di progetti da sfare e disfare con la calura che fa tremolare l’orizzonte. È tempo di riassumere, di pesare, eliminare, aggiustare. È tempo di camminare, nuotare e dormire.
È tempo mio.